La sfida del futuro: progettare edifici a energia quasi zero

Gli obiettivi della Comunità Europea e il quadro normativo. EPBD e PNRR

L’importanza della diagnosi energetica e le tecnologie emergenti per la riqualificazione intelligente e sostenibile

 

NZEB. Questa sigla così difficile da pronunciare in italiano sta per «Nearly Zero Energy Building». Stiamo dunque parlando di un edificio ad elevata efficienza energetica, il cui funzionamento richiede una quantità di energia davvero minima. Una struttura nuova – o riqualificata energeticamente – ben isolata termicamente, che sfrutta l’energia da fonti rinnovabili e tecnologie intelligenti e sostenibili in modo che il fabbisogno di energia sia quasi zero: così, si riducano, quindi, le emissioni di CO2 nell’atmosfera.

Oggi stabili, grattacieli, palazzi, imprese sono ancora responsabili di un elevato dispendio energetico e di una grossa quantità di emissioni: è per questo che il risparmio energetico, nel settore delle costruzioni, è considerato uno degli obiettivi primari per uno sviluppo sostenibile del comparto.

Obiettivi Comunità Europea 

E’ una direzione condivisa e voluta anche dall’Europa. Il “Cleanenergy for all europeans e european green deal” racchiude progetti ambiziosi: entro il 2030, la riduzione delle emissioni del 40% e la riduzione dei consumi energetici del 30%, per arrivare a una neutralità climatica entro il 2050. Dunque, la Comunità Europea mette l’efficienza energetica al primo posto. Di conseguenza, l’obiettivo è aumentare il tasso di riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati per raggiungere un parco immobiliare decarbonizzato entro il 2050. La ristrutturazione edilizia è, poi, considerata dalla Ue centrale per la ripresa economica post covid ed è stata specificatamente richiamata nel piano PNRR.

Il quadro normativo

Tale direzione si riverbera nel quadro normativo con la direttiva europea 844. Per l’Italia fa fede poi il PNIEC, strategia a lungo termine per decarbonizzare il parco immobiliare nazionale. E’ stata definita una data: 1° gennaio 2021, giorno in cui è introdotto nel nostro paese l’obbligo NZEB per tutti i nuovi edifici o per gli interventi che prevedono una demolizione e una successiva ricostruzione. Per gli edifici pubblici la scadenza era fissata al 31 dicembre 2018. Tale obbligo in alcune regioni è stato anticipato: in Lombardia e in Emilia Romagna, ad esempio, tutti i nuovi edifici sono NZEB rispettivamente dal 2016 e dal 2019. A livello normativo, la materia è regolata dal nuovo D.Lgs 48/2020, che ha recepito la Direttiva Europea 844, nota come EPBD III.

L’importanza della diagnosi energetica e il vetro nell’edilizia

Per poter intraprendere il percorso di riqualificazione energetica con maggior sicurezza ed efficacia bisogna rivolgersi a professionisti specializzati per redigere una diagnosi energetica, lo strumento principale e più completo per valutare le prestazioni energetiche di un edificio, identificare le maggiori criticità quantificare e pianificare gli interventi di miglioramento energetico attraverso uno studio di fattibilità tecnico-economico che prevede l’impiego di tecnologie d’avanguardia e sostenibili.

Uno degli elementi edilizi che riveste un ruolo centrale oggi sulle prestazioni energetiche e comfort termico è il vetro: completamente trasparente alla radiazione solare, non deve essere trascurato nella redazione della diagnosi in quanto l’irraggiamento costante crea il classico effetto serra (e, quindi, consumi elevati per raffrescare, discomfort e rischi sulla salute). Ai sensi del Decreto del 26/6/2015 (attuazione legge 192/2005), ogni vetrata posata in riqualificazione, con esposizione da est a ovest a passante per sud, dovrà essere dotata di sistema a controllo solare che abbatta fattore solare “g” del vetro, in modo che il valore del fattore solare totale, vetro + schermatura (Ggl + Gsh), sia < 0,35.

Le tecnologie impiegate da Teknofilm 

Teknofilm applica sui vetri pellicole marcate Solarcheck® prodotte da Saint-Gobain® Solar Gard: abbattono fino al 95 per cento l’energia solare, rendendo il fattore solare (vetro + schermatura) inferiore a 0,35 come prescritto da normativa. Queste pellicole posseggono la certificazione ISO 14.025 (EPD) conformi ai nuovi Criteri Ambientali Minimi, sono carbon negative (a emissioni zero). Non cambiano la visuale ma abbelliscono l’estetica dell’edificio. Vengono installate da personale altamente qualificata senza cantiere, economiche. Con operazioni simili, oltre a scegliere una politica green, che corra di pari passo con le azioni dei governi in vista del 2050, si fa crescere il valore di beni immobiliari di pregio: rientrano nelle attività che rispondono ai criteri ESG, quelle legate all’investimento responsabile (IR).

Una consulenza mirata

TKF_01_Azienda e sostenibilità

Vantaggi delle pellicole solari per vetri

Richiedi un consulto per l'applicazione delle pellicole vetri

Stratigrafia Vetri
Tipologia vetri
Mq Totali
N. Vetri