L’attenzione ai fornitori: la scelta di prodotti EPD
Primi obblighi scattano sul bilancio di esercizio
E’ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale UE la direttiva CSRD – Corporate Sustainability Reporting Directive (Direttiva UE 2022/2464 del 14.12.2022) che sancisce nuove regole per il «reporting» di sostenibilità delle imprese e coinvolgerà circa 50mila realtà in tutta l’Unione ma anche, di conseguenza, i fornitori cui si rivolgeranno: si tratta di aziende di grandi dimensioni, imprese quotate sui mercati regolamentati Ue, grandi società che hanno sede legale in paesi esterni all’Unione ma sono quotate sui mercati europei e imprese controllate europee di società non europee. Questo è un nuovo importante passo stabilito dall’Ue nella direzione della sostenibilità: la direttiva dovrà essere recepita dall’Italia e dagli altri Stati membri entro il 6 luglio 2024. L’obbligo della rendicontazione del rapporto di sostenibilità scatterà, a scaglioni, a partire dal 2025.
Bilancio sostenibile
La Direttiva chiede alle aziende di comunicare informazioni su cinque ambiti: modello aziendale; politiche, comprese le procedure di dovuta diligenza applicate; risultato di tali politiche; rischi e gestione del rischio; indicatori fondamentali di prestazione pertinenti per l’attività dell’impresa. Dunque, le aziende devono migliorare l’individuazione e la gestione di rischi e opportunità legati alle questioni di sostenibilità; ridurre l’esposizione ai rischi legati alle questioni di sostenibilità lungo la filiera di fornitura; migliorare l’accesso al capitale finanziario; migliorare la reputazione verso gli stakeholders e anche il dialogo e la comunicazione verso gli stessi; ridurre tempi e costi per produrre informazioni ad hoc. Dunque, le imprese – come ha ben chiarito con un articolo la rivista Fisco7 – «dovranno comunicare le modalità attraverso le quali le decisioni e le azioni di business impattano sui fattori ESG (Environment, Social, Governance)».
La novità
«Le aziende devono misurare, prima ancora di rendicontare, gli impatti delle attività aziendali sui fattori ESG determinati anche dalle attività svolte dalle imprese con le quali si relaziona, collocate a monte (fornitori) e a valle (clienti) rispetto al posizionamento dell’impresa nella catena del valore» come scrive Giulio Corazza, ricercatore di Economia Aziendale, Università degli Studi di Udine (Fonte Fisco7). Ricordiamo – proprio a tal proposito – che tutte le pellicole per la protezione solare fornite da Teknofilm rendono gli edifici (uffici, palazzine dirigenziali, stabilimenti più sostenibili da un punto di vista ambientale perché riducono i consumi di energia elettrica per il raffrescamento e di conseguenza l’emissione di CO2 nell’atmosfera, infatti posseggono la certificazione EPD conforme alla ISO 14025. Per questo tali interventi fanno crescere il valore ESG degli immobili.